Dando ragione all’interpretazione di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, l’Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo.  "E' un ulteriore importantissimo passaggio - spiega il presidente di Fipe Confcommercio Ferrara Matteo Musacci - per quella rete libera che permetta davvero di incrementare i servizi interattivi agli avventori. E per una città a vocazione turistica come Ferrara è davvero una buona notizia dando modo ai pubblici esercizi  di poter far navigare in assoluta libertà. Così si incrementa ancora maggiormente la possibilità di diffusione degli applicativi ad esempio come il nostro BonApp Menù presentato proprio poche ore fa. E' davvero giunto il momento di estendere il wi-fi libero sull'intera città di Ferrara".

"Con questa interpretazione continua Musacci - che conferma quella da subito data da Fipe, i gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all’uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all’art. 24 del Codice. Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l’archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto; altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell’utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all’art. 13 del Codice" chiude il presidente della Fipe Confcommercio provinciale. 

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